“Riteniamo necessario che l’amministrazione comunale di Bagheria liberi al più presto il campo dai tanti interrogativi che legittimamente stanno sorgendo sulla battaglia intrapresa sull’abusivismo edilizio. Dopo il protocollo d’intesa stilato nel 2014 con la Procura, si sono viste finora poche demolizioni e molte polemiche. Epperò, al netto dei dossier, non deve rimanere in vita alcun dubbio: non potranno esserci figli e figliastri né cerchi magici quando si effettueranno le demolizioni. Dall’amministrazione, che finora non ha dimostrato una grande etica dell’esempio sul tema, ci aspettiamo scelte chiare”. A dichiararlo è Adele Cinà, segretario della Cgil di Bagheria, che aggiunge: “Agire nella maggiore trasparenza dovrebbe essere nell’interesse di tutti, e non può essere l’operato di un comitato, che ha già un nome impresentabile come ‘salviamo le case abusive’, a convincere a stendere un velo pietoso su tutto e su tutti- aggiunge Adele Cinà – La Cgil di Bagheria è schierata dalla parte di chi conduce la battaglia contro l’abusivismo edilizio, una piaga che ha goduto da sempre della protezione delle organizzazioni criminali e mafiose, soprattutto nel Mezzogiorno, e della connivenza con la corruzione delle pubbliche amministrazioni. Contrastare l’abusivismo significa ripristinare la legalità e fermare lo scempio ambientale, restituendo ai territori la bellezza”.