FILDI, FIPA E C.S.L. sulla differenziata

Avevamo deciso di non intervenire su questa delicata vicenda che sta coinvolgendo l’intera città di Bagheria che, è bene ricordare, è la seconda città dell’area Metropolitana di Palermo. Rompiamo il silenzio per i fatti di questi giorni che sono gravissimi e non possono essere taciuti. In questi fatti c’è dentro tutto il disprezzo che questa amministrazione ha contro i lavoratori e tutti gli errori fatti. Il Sindaco, in maniera solenne, ha accusato i lavoratori del COINRES di colpire con uno sciopero l’intera città, indicandoli come responsabili del disastro politico – amministrativo della gestione dei rifiuti. Alla città offriva il mostro con cui prendersela: Bagheria sporca, nauseante, una discarica a cielo aperto, stadio, cimitero, lo stesso bellissimo giardino del comune. Inoltre, come è nel suo stile, dichiarava che esistono dei lavoratori ex Coinres che invece sono bravissimi e che per loro si apriranno le porte del paradiso, pardon le porte del comune: non riusciamo a capire come mai tutto questo personale a comando si trova dentro gli uffici del comune a svolgere mansioni direttive. Queste scene rappresentano film già visti a Bagheria. Si individua un mostro, si inventa una notizia, si dividono le persone e i cittadini e nel frattempo (ai tempi della DC si chiamava sistema clientelare) si costruiscono rapporti privilegiati con un sistema di emergenze e affidamenti privati. Ma il M5S a Roma non è per la gestione pubblica dei servizi primari dell’acqua, dei rifiuti ect? Qui avviane tutto e il contrario di tutto. Poi il comunicato della CGIL, funzione pubblica che dice nella sostanza “tra i dipendenti nessuno sciopero”. Tutti gli altri in religioso silenzio. Nessuna ovviamente analisi del perchè.  Oggi dovrebbe iniziare la raccolta differenziata, così è stato almeno annunciato. Anche in questo caso, si avvia un processo definito una rivoluzione, ed in effetti lo è, con la popolazione divisa, dilaniata da futili ragioni: Bagheria incivile??? Bagheresi ignoranti? anche in questo caso uno contro un altro. Una città dilaniata tra civili ed incivili e in questa divisione permanente, vogliamo sperare che qualcuno non si faccia gli affari. La raccolta differenziata la si fa costruendo un’unità tra la popolazione, la si fa coinvolgendo associazioni, sindacati, istituti religiosi, si va mobilitando tutte le risorse della democrazia e delle istituzioni. La raccolta differenziata non è una guerra di civiltà, ma un progresso di civiltà che emancipa l’uomo. Ne sanno qualcosa comuni come Alcamo, Calatafimi, la stessa Palermo che con pazienza e con un processo che dura da tre anni ha costruito le condizioni sociali per avviare questo percorso. Ancora una volta rivolgiamo un appello agli amministratori quello di sapere ascoltare e coinvolgere tutti, ai cittadini Bagheresi: riprendete nella vostre mani il destino della nostra Baaria, avviamo un processo unitario  e percorsi virtuosi; la differenziata non è di questa o di quella amministrazione ma della città. Dobbiamo sapere UNIRE dove gli altri vogliono dividere. Baaria non è la terra dei fuochi, è e rimane la prestigiosa conca d’oro con le sue culture e con le sue straordinarie lotte del mondo agricolo per i diritti e la democrazia. Come sindacato diamo la nostra disponibilità ed invitiamo i nostri iscritti, le nostre rappresentanze territoriali, dalla sanità alla scuola, al pubblico impiego: chiediamo di mobilitarsi e di sostenere associazioni, comitati forze politiche si muovono in questa direzione. Non dobbiamo e non vogliamo perdere questo appuntamento con la storia.

Per la Segreteria Nazionale CSL aderente a CONFALI

Prof. Michele Michele Lipari

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