Sono passate alcune settimane dall’avvio della raccolta differenziata in città, ma c’è ancora molta strada da fare a livello organizzativo e nel percorso di educazione della popolazione di un processo non più procrastinabile.
La raccolta differenziata va fatta: va fatta per senso civico, va fatta perchè ce lo impongono le normative. L’amministrazione comunale in questi due anni e mezzo di governo ha tentato più volte di avviare questo processo, ma con risultati complessivamente non lusinghieri. Oggi ci riprova con la consapevolezza che non si può più tornare indietro: via i cassonetti, porta a porta nel centro storico e dal 29 agosto in tutta la città. Infine, multe salate per punire i trasgressori: troppi coloro che continuano a deturpare le strade, gettando i rifiuti in ogni angolo della città nonostante i cassonetti siano stati tolti. Dall’altra parte è anche vero che il comune non ha avviato per tempo una mirata campagna di informazione e sono anche tantissimi i cittadini che non sanno differenziare.
Ci vorrà tempo, ci vorranno mesi forse anni affinchè i cittadini si convincano che differenziata è uguale a risparmio, è uguale a civiltà, è uguale a contribuire al decoro della città in cui si vive.
La strada è lunga, ma sembra che i primi risultati si siano registrati; ieri, nel corso dell’assemblea pubblica organizzata dal Comitato civico nato per sensibilizzare alla differenziata, il sindaco ha affermato che la raccolta della plastica è triplicata dall’avvio del porta a porta e dalla raccolta effettuata presso le isole ecologiche
Ma molti cittadini si chiedono: che fine fa la raccolta differenziata? Quali le piattaforme dove vengono conferite lattine, bottiglie di vetro e plastica, cartone?
Lo abbiamo chiesto direttamente al Sindaco nella nostra intervista (V.L.)