Dopo il lancio del business a Milano, dove resta un ufficio commerciale, Papèm apre un ufficio a Palermo, da dove vengono i tre fondatori, e assumerà tre sviluppatori full stack e android.
I tre fondatori di Papèm, una App che semplifica il modo di fare shopping, Alberto Lo Bue, Roberto Pirrone e Alberto Lipari, nonostante le difficoltà finalmente ce l’hanno fatta. Aprire un ufficio nella loro città ed assumere a Palermo.
“Quando abbiamo lanciato Papèm – spiegano i tre fondatori di Papèm – Alberto Lo Bue, Alberto Lipari e Roberto Pirrone, quest’ultimo anche componente del direttivo del Gruppo Giovani imprenditori di Confcommercio Palermo, – non avevamo ancora chiaro il potenziale di crescita che la nostra idea avrebbe portato ai negozi fisici. Quella che è nata come una discussione in un bar tra amici che, vivendo in città diverse, non si vedevano troppo spesso, si è trasformata, nell’arco di un paio di mesi, in un progetto serio. Lo scorso dicembre abbiamo lanciato Papèm su iOS e da maggio sono anche su Android. Sentivamo – aggiungono i tre amici – una forte esigenza di creare qualcosa di nostro, di dimostrare che si può fare qualcosa di importante da zero, dovendo sempre mettere in conto grossi sacrifici e rinunce. Adesso siamo ancora più fieri del nostro lavoro, perché finalmente arriviamo con una base anche a Palermo dove, nonostante tutto, abbiamo sempre sognato di tornare e lavorare. Per questa ragione – annunciano – cerchiamo oggi tre persone da assumere come sviluppatori ”.
A chi mandare il curriculum. Gli interessati alla posizione di sviluppatore devono inviare il CV a info@papem.it mettendo come oggetto: CV Sviluppatore. (info: http://www.papem.it)
Come Papèm semplifica lo Shopping. Papèm è il perfetto compagno di shopping. Permette di confrontare prezzi e prodotti dei negozi vicini, scoprirne di nuovi e seguire i preferiti per tenersi sempre aggiornato sulle nuove offerte. Quando l’utente trova qualcosa che gli piace, blocca il prezzo e l’offerta sarà riservata esclusivamente a lui per 24 ore. L’utente, a questo punto va in negozio, mostra l’app con il prezzo bloccato e prova il prodotto. Se non lo convince può scegliere un’altra taglia o un altro colore e usufruire comunque dello sconto Papèm.
Un team in espansione. Papèm all’inizio contava un team di 4 persone: oggi sono 14 in totale, ma nei prossimi giorni sono previste assunzioni per mettere le basi ad una strategia di espansione e sviluppo prodotto ancora più veloce. Già adesso operativa in due città, Milano e Palermo, l’app conta più di 15.000 utenti attivi ogni mese, e moltissimi brand ogni giorno scelgono di abbracciare la soluzione di marketing mobile che Papèm ha da offrirgli.
La vera cultura Siciliana: Non mollare mai. Le problematiche nel fondare un’azienda dal nulla sono molte, soprattutto rispetto all’estero dove l’amministratore delegato di Papèm Alberto Lo Bue ha lavorato, prima a Londra e poi a Berlino, sempre nel mondo delle startup. “La burocrazia e l’alto livello di tassazione che abbiamo in Italia non aiutano – sottolinea Lo Bue, che ha lavorato un anno full time su Papèm -. Aprire una ltd è molto più semplice e meno costoso di una srl innovativa e assumere talenti ha un costo aziendale enorme e difficile da sostenere per una startup italiana. Così come il reperimento di risorse finanziarie. Tuttavia, – aggiunge Lo Bue – siamo speranzosi e vogliosi di dimostrare che si può fare impresa nel nostro paese, e in una città come Palermo che certamente merita di più. L’unica cosa davvero fondamentale è la voglia di sfondare e non lasciare mai nulla al caso. Tanto lavoro e tanto studio, agire per priorità e non perdere ma il focus sull’obiettivo. Sembra tutto facile all’inizio, poi però bisogna affrontare situazioni difficili e critiche senza mai perdersi d’animo. Sono felicissimo che stiamo crescendo senza sosta, adesso iniziamo con il round di assunzioni a Palermo. Non c’è cosa più bella che guardarsi indietro e vedere che non hai fatto qualcosa di banale – conclude Lo Bue -, ci riempie di gioia e orgoglio portare un piccolo valore aggiunto nella nostra terra, e siamo convinti che la vera cultura Siciliana sia quella del duro lavoro”.