Stefania Munafò resp ambiente della segreteria provinciale del pd, interviene sulle possibili nuove assunzioni di personale per la raccolta rifiuti a Bagheria. Afferma la Munafò ” È una vergogna quello che sta accadendo al comune di Bagheria. Il sindaco Cinque, dopo avere affidato a privati il servizio nonostante facesse parte del Coinres procurando un aggravio di tasse per i cittadini e nell’inosservanza assoluta del codice degli appalti, questione nota alla procura, adesso si arroga il diritto di assumere personale tramite l’agenzia per l’impiego in barba alle prescrizioni della legge 9 del 2010 e ignorando le note inviate dal’assessorato all’energia e dal presidente della SRR. in quelle note venivano richiamati tutti i sindaci ad ottemperare alle disposizioni di legge sul transito del personale, considerato che ogni ricorso a personale non facente parte degli elenchi di cui all’allegato 15 del piano d’ambito aggiornati e asseverati dal presidente SRR nonché pubblicati nell’albo istituzionale della SRR Palermo metropolitana non è conforme all’accordo ooss /regione del 2013. Non si può più concepire questo atteggiamento arrogante e prepotente da parte di questa amministrazione che predica legalità ma quando deve rispettarla guarda da un’altra parte! I comuni hanno l’obbligo di reclutare il personale necessario,quando questo sia carente, dagli elenchi forniti dalla Regione”. Invito il sindaco Cinque e l’amministrazione comunale di Bagheria a retrocedere da questi atti e il presidente della SRR e l’assessore regionale all’Energia ad intervenire con tempestività ed esercitare con ogni mezzo il potere di controllo regionale mettendo in campo ogni azione volta a fermare questo modo di gestire una amministrazione pubblica come se si trattasse di un semplice condominio”.
Interviene anche Daniele Vella, già candidato sindaco di Bagheria alle ultime amministrative ” Ciò che accade nella gestione dei rifiuti con questa amministrazione è sempre poco chiaro e ai limiti -qualcuno dice oltre – della legittimità .
Affidamenti diretti, noli a caldo ed a freddo ed una politica di gestione del personale che sembra puntare più alla creazione di un bacino di amici vicini all’amministrazione che al recupero di quel personale già formato e che per anni è stato tenuto nel precariato.
Crediamo che l’amministrazione debba fermarsi e ripensare insieme agli organismi superiori la propria politica ambientale e sui rifiuti.”