“Chi fa da sè fa per tre”, un detto che calza a pennello in alcune situazioni e che hanno deciso di farlo proprio alcuni cittadini residenti in Contrada Incorvino, che dopo numerose segnalazioni agli uffici comunali e una petizione con oltre 150 firme hanno deciso di riparare da soli le strade di accesso alle loro abitazioni. Armati di buona volontà e rassegnati dai ritardi di una burocrazia assente e latitante, hanno deciso di acquistare tutto il materiale occorrente e di improvvisarsi operai per alcuni giorni, al fine di ripristinare quelle enormi buche che avevano ormai divorato quasi interamente il manto stradale, con il rischio di causare ingenti danni economici sulle vetture che da lì transitano ogni giorno. Una strada lunga quasi 2 km dell’entroterra bagherese che attraversa terreni agricoli e decine di abitazioni, emblema di una periferia cittadina abbandonata a se stessa. Strade dissestate, mancanza di impianti fognari e di illuminazione, assenza di sicurezza e cittadini sempre più esasperati. Il comune non interviene, ci dicono i residenti; abbiamo fatto tante segnalazioni, chiesto incontri (disattesi) con il sindaco e raccolto circa 150 firme. A nostre spese siamo stati costretti a riparare un tratto di quella strada ormai non percorribile; una strada in alcuni punti non servita da impianti fognari e di illuminazione pubblica, che rende per questo il transito ancora più pericoloso nelle ore serali. Paghiamo le tasse e non siamo cittadini di serie b. Lungo questa strada abitano anziani e una ragazza portatrice di handicap grave e eventuali operazioni di soccorso sarebbero rese difficili dall’assenza di illuminazione”.
I cittadini si dicono pronti a rivolgersi ad un legale, se il comune non interverrà. (v.l.)
IN BASSO LETTERA PROTOCOLLATA DAI RESIDENTI (per motivi di privacy non pubblichiamo l’elenco delle firme depositate in calce)
CITTADINI A LAVORO
TRATTO STRADALE