Elezioni a Santa Flavia: si spacca il M5S sulla scelta del candidato a sindaco

santa-flavia Il Movimento 5 Stelle di Santa Flavia si spacca sulla scelta del candidato sindaco in viste delle elezioni comunali. Nei giorni scorsi si è svolta un’assemblea di iscritti che, a maggioranza, aveva espresso preferenza per lo psicologo Fabrizio Agnellino. La votazione sarebbe però stata – a detta dello stesso –  messa in discussione da alcuni attivisti che propendevano per un altro candidato. Da qui la spaccatura e il rischio scissione.

Una lettera alla cittadinanza è stata scritta dal candidato sindaco (scelto dall’assemblea degli iscritti) ed inviata alla nostra redazione

Scrive lo psicologo Fabrizio Agnellino

 

Miei cari concittadini, sono Fabrizio Agnellino, colui che avrebbe dovuto essere il candidato sindaco a cinque stelle del nostro meraviglioso paese Santa Flavia. Sono stato votato a maggioranza da un’assemblea di attivisti e simpatizzanti che hanno espresso un voto democratico sulla base di regole e metodi condivisi da tutti. Nonostante la sera delle votazioni il sottoscritto voleva posticipare il voto di una settimana per consentire all’assemblea di votare con maggiore consapevolezza e riflessione, l’assemblea ha deciso di votare quella sera stessa. Tutti i partecipanti diedero la loro parola circa il fatto che chiunque fosse stato scelto come candidato a sindaco fra i “disponibili”, tutto il gruppo, compatto, avrebbe seguito e sostenuto il nome scelto. La scelta è caduta sul sottoscritto che subito dopo la votazione ha ricevuto l’applauso e i complimenti di tutta l’assemblea. Pensando di metterci subito al lavoro per scrivere il programma condiviso e presentare la lista di attivisti da presentare alla cittadinanza, l’indomani arriva, inaspettato quanto scioccante, il dietro front di una parte dell’assemblea di attivisti che, rinnegando il voto democratico espresso, le regole condivise approvate da tutti e la parola data, negava l’appoggio al loro candidato scelto democraticamente affermando che il sottoscritto non fosse all’altezza di tale compito e che le regole della votazione non dovevano essere verbali ma scritte (nonostante i primi loro abbiano propenso per le prime). Pensiero rispettabilissimo ma alcune domande a questo punto sorgono spontanee:

  1. Queste perplessità non potevano essere espresse prima delle votazioni? Da quasi quattro anni lavoriamo insieme sul territorio per migliorarlo, perché quindi non parlare prima?
  2. Da candidato non andavo da solo verso le elezioni; loro sarebbero stati sempre partecipi e al mio fianco correggendo tutti gli eventuali errori e sfiduciandomi nel qual caso avessi preso decisioni non scritte nel programma condiviso.
  3. Mi hanno detto che potevo provare a fare una lista e che se non ci fossi riuscito ci avrebbero provato loro. Ma hanno capito questi signori che non siamo due movimenti diversi o avversari ma siamo tutti attivisti di un unico movimento chiamato movimento cinque stelle?

Il venir meno l’appoggio di questa parte dell’assemblea ha fatto venir meno anche la possibilità di presentare la lista dei candidati a Santa Flavia e quindi richiedere il simbolo. Ad oggi sappiamo (speriamo di sbagliarci) che gli attivisti che hanno rinnegato la votazione democratica espressa stanno formando una lista con il candidato uscito sconfitto dalla votazione dell’assemblea e chiederanno il simbolo del movimento.

Anche in questo caso una domanda sorge spontanea a noi attivisti e simpatizzanti che abbiamo espresso una scelta attraverso un voto legittimato da una scelta democratica espressa in un’assemblea:

  • con quale legittimazione questi attivisti presenteranno alla cittadinanza un candidato non votato a maggioranza da un assemblea di attivisti e simpatizzanti?
  • Con quale legittimazione democratica chiederanno il simbolo ai vertici del movimento?

Ai posteri l’ardua e larghissima sentenza. A riveder le stelle.

FABRIZIO AGNELLINO

Un commento

  1. Doveva essere rispettata la legittima votazione democratica, in questo il M5S deve differenziarsi da tutti gli altri, altrimenti si precipita nella stessa fogna cioè i soliti interessi personali e complotti di palazzo. Questo increscioso evento ha inficiato la speranza di vittoria del M5S in questo comune, e non solo, se i vertici del movimento concederanno il simbolo a questi voltagabbana che hanno rinnegato il loro stesso voto sarà un grave danno alla credibilità e rispettabilità di tutto il M5S.

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