A presentare la querela 5 consiglieri comunali di opposizione, che hanno recentemente dato vita ad un gruppo di lavoro chiamato Bagheria 2.0. Oggetto della querela è la mancata convocazione di un consiglio comunale urgente avente come punto di dibattito il mercato del pesce.
L’intergruppo Bagheria 2.0 fa una breve cronologia dei fatti
E’ bene ricordare, sottolineare e ribadire che l’amministrazione comunale ha ricevuto un finanziamento europeo per la realizzazione del mercato del pesce, e già nell’ottobre del 2016 si sono avviate tutte le procedure di gara per l’assegnazione dei posteggi ai pescatori, ma le stesse si sono arenate nella seduta del 26/10/2016.
Al fine di fare luce sulla vicenda, capire il perché della situazione di stallo della gara e dare ai pescatori asprensi il mercato che meritano, noi di Bagheria 2.0 abbiamo presentato la mozione urgente.
Come ogni atto che va a minare la “finta trasparenza” dell’amministrazione, la mozione urgente e l’annessa richiesta di discutere il tutto in un apposito consiglio comunale urgente, viene bloccata in un conferenza dei capigruppo del tutto “farlocca” dalla “premiata ditta” Segretario comunale – Presidente del consiglio.
Ebbene sottolineare che il Segretario Generale partecipa con funzione consultiva, referente e di assistenza alle sedute del Consiglio Comunale e della giunta e quindi non ha alcun potere di indirizzo dei lavori consiliari né può esprimere alcun giudizio vincolante sulla presentazione di atti di indirizzo politico-amministrativo presentati dai consiglieri comunali.
Come solito fare, purtroppo il Presidente del Consiglio comunale piuttosto che tutelare l’organo consiliare e la sua azione di indirizzo e controllo si sottomette politicamente al Sindaco Cinque non convocando alcun consiglio.
Alla luce dei continui tentativi di insabbiare ogni azione ispettiva da parte dei consiglieri ci siamo convinti che ormai questa amministrazione calpesti le elementari regole della legalità e modifichi tutte le procedure a proprio piacimento utilizzando una gestione assolutamente clientelare.
La cosa che sconvolge ancora di più è il totale asservimento dei funzionari pubblici alla volontà politica.
A causa di tutto ciò i consiglieri comunali Filippo Maria Tripoli, Angelo Barone, Maddalena Vella, Massimo Cirano e Giuseppe Cangelosi si trovano costretti a presentare un esposto querela alla Procura di Termini Imerese, alla Procura Generale della Corte dei conti, al Ministero dell’Interno e all’Assessorato Regionale agli enti locali, sperando che almeno gli organi inquirenti possano al più presto far luce sull’intera vicenda e soprattutto ripristinare un clima di legalità nel rispetto delle regole che purtroppo il Presidente del consiglio ha dimenticato già da parecchio tempo.
Intergruppo BAGHERIA 2.0