di Movimento senza Potere
Chi appone a Bagheria gli adesivi che differenziano un conferimento di rifiuti corretto da un altro che non lo è?
Da alcuni giorni girano dei “volontari” che l’amministrazione comunale non ha avuto delicatezza di presentare. Ma chiunque è autorizzato a controllare i nostri rifiuti? Legge e giurisprudenza identificano in modo inequivocabile i soggetti autorizzati ad ispezionare i nostri rifiuti e tra questi non ricorre la voce dei “volontari” (Provvedimento generale Garante del 14.07.2005 ribadita nella relazione annuale del 23.06.2015 a Roma). Ciò autorizza un cittadino a potere procedere con la denuncia di un “volontario” che viola la nostra privacy, così come può impugnare la multa eticamente più corretta facendo sì che il Comune oltre il danno subisca purtroppo anche la beffa.
2) Sia il Garante per i diritti della privacy che una sentenza del Giudice di Pace del 29.09.2014 ribadiscono il principio secondo il quale vale la responsabilità personale e non quella oggettiva. Spieghiamo meglio il punto. Se un ispettore, e non un “volontario”, rovistando tra i rifiuti, posti per strada nei punti di raccolta, trova elementi identificativi non può certo fare una multa al proprietario di un appartamento, al capo famiglia, ad un esercizio commerciale, ad un condominio, ad un’associazione, ecc. Perché la multa sia valida deve essere identificato, senza margini di errore, il trasgressore.
3) «Non usate sacchetti neri chiusi con i quali non si possono vedere subito i tipi di rifiuto conferiti» così regolamenta stamattina il Comune di Bagheria. Quindi se si deve vedere il rifiuto il sacchetto deve avere le sue trasparenze. Vale la pena riportare testualmente quanto indicato dal Garante: «in caso di raccolta “porta a porta” della spazzatura, anziché di conferimento in contenitori dislocati in strada, deve considerarsi in termini generali non proporzionata la prescrizione contenente l’obbligo di utilizzare un sacchetto trasparente. In tal caso, infatti, chiunque si trovi a transitare sul pianerottolo o, comunque, nello spazio antistante l’abitazione, è posto in condizione di visionare agevolmente il contenuto esteriore».
Potremmo continuare ancora a lungo anche perche leggi e giurisprudenza sull’argomento sono ampie, soddisfacenti e chiare, ma crediamo sia per il momento sufficiente a lanciare un messaggio alla nostra amministrazione comunale affinché si fermi un attimo e riparta con maggior preparazione e lucidità, e soprattutto prestando meno il fianco.
Cercare di gratificare i virtuosi ed educare i non virtuosi, attraverso forme sanzionatorie anche pesanti, crediamo sia sentire comune. Non crediamo invece sostenibile continuare a muoversi a jumping trasformando i buoni propositi in un boomerang (basti ricordare il caso ATO Brindisi 2 che prima ha avviato il servizio e poi è dovuto correre ai ripari per modificare il regolamento soprattutto per ciò che riguarda il controllo e gli aspetti sanzionatori).
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