E’ stata annullata la marcia prevista per domani in sostegno del sindaco Patrizio Cinque indagato dalla Procura di Termini Imerese e sottoposto ad obbligo di firma.
La manifestazione è stata annullata a seguito di un comunicato dello stesso primo cittadino «Ho saputo che volete fare una marcia di solidarietà nei miei confronti. Vi ringrazio per questo gesto ed è come lo aveste fatto. Vi ringrazio per la vicinanza umana, tuttavia non voglio che il vostro gesto venga strumentalizzato. Non voglio che qualcuno dica, per errore, che i miei cittadini marciano contro la Magistratura. Noi crediamo nello Stato, e abbiamo fiducia che la verità emerga sempre. Ci ritroveremo insieme giorno 14 ottobre per il “giorno della Restituzione”.»
“La marcia nasce spontaneamente da liberi cittadini bagheresi – affermava oggi pomeriggio il presidente del consiglio comunale di Bagheria, Marco Maggiore, eletto nella lista M5s -. Ogni singolo appartenente al gruppo consiliare di maggioranza deciderà singolarmente in totale autonomia se partecipare o meno, da cittadino e non nella veste politica. Io, in considerazione del mio ruolo istituzionale di presidente del consiglio comunale, ho deciso di non prendervi parte in rispetto del ruolo”. Decisione a cui si era accodato anche il gruppo dei consiglieri M5s: “Decidiamo di allinearci a quanto dichiarato dal presidente”, si era limitata a dire la capogruppo Giusy Chiello. Una posizione sottolineata dagli ambienti M5s che nel pomeriggio escludevano la presenza a Bagheria di grossi esponenti pentastellati
Oggi il sindaco Cinque è stato interrogato dal gip e ha risposto alle domande del giudice per l’indagine preliminare «Oggi ho scelto di rendere dichiarazioni spontanee e di non avvalermi della facoltà di non rispondere – dichiara il primo cittadino di Bagheria – Spero di aver chiarito la mia posizione e di aver fornito tutti gli elementi e i documenti utili a chiarire l’estraneità ai fatti a me contestati.»