SEQUESTRATI BENI AD EX VICE DIRETTORE INAIL DI TERMINI IMERESE PER CORRUZIONE

Palermo, 13 nov – E’ stata eseguita questa mattina dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Palermo una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dell’ex vicedirettore dell’Inail di Palermo ed ex direttore dell’Inail di Termini Imerese, Giuseppe La Mantia, accusato di aver consentito illecitamente il rilascio di documenti di regolarita’ contributiva (Durc) a favore di diversi imprenditori, in cambio di mazzette.

Le fiamme gialle del Gico, in base al provvedimento emesso dal tribunale su richiesta della Procura, hanno sequestrato al funzionario immobili e conti bancari per un valore di 516 mila euro.

Si tratta di un sequestro per equivalente. Le indagini hanno accertato la fitta rete di complicita’ tra La Mantia e le imprese che, nonostante ricorressero impedimenti come cartelle esattoriali non pagate, ricevevano le certificazioni di regolarita’ contributiva.

Il rilascio dei Durc falsi ha consentito, tra il 2007 e il 2012, agli imprenditori complici di realizzare grossi guadagni attraverso la partecipazione ad appalti e gare pubbliche a cui non avrebbero avuto titolo di partecipare e di ottenere pagamenti dalla pubblica amministrazione, nonostante avessero sistematicamente evaso il pagamento di contributi e premi assicurativi dovuti a Inps e Inail.

Secondo quanto emerso dalle indagini, le mazzette solitamente venivano riscosse in ufficio, ma qualche volta il pagamento avveniva direttamente sui conti intestati al funzionario, oppure a familiari o ad amici.

In alcuni casi La Mantia veniva ricompensato con l’uso di auto di lusso o cellulari. Oltre alle accuse di corruzione e concussione, il funzionario dovra’ rispondere anche di truffa all’Inail, in quanto avrebbe attestato falsamente la propria presenza in ufficio e invitato alcuni dipendenti a distruggere documenti compromettenti durante le perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici di Termini Imerese.

Dalle indagini e’ emersa inoltre la vicinanza di La Mantia a personaggi di Cosa Nostra come Camillo Graziano, mafioso dell’Arenella, Vincenzo Giacalone, capomandamento di San Lorenzo ed esponenti del clan Madonia.

Di La Mantia hanno parlato anche alcuni pentiti, secondo i quali sarebbe coinvolto nella illecita gestioni degli appalti che aveva come “regista” il mafioso, poi collaboratore di giustizia, Angelo Siino.

Sono stati infine documentati rapporti d’affari tra La Mantia e Giuseppe Damiata, sottoposto a misure di prevenzione nel 2016: i due si sarebbero spartiti gli utili derivanti dalla gestione illecita di alcune cooperative.

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