Palermo, 12 gen.- Una frode fiscale per 38 milioni di euro ed un’evasione, per il mancato versamento di accise dovute su carburanti e lubrificanti per circa 2,5 milioni di euro, e’ stata scoperta dalla Guardia di finanza di Palermo che ha arrestato 9 persone e sequestrato 5 distributori gestiti da prestanome di persone indicate come vicine a Cosa nostra.
Due degli indagati sono finiti in carcere e gli altri sette ai domiciliari. Inoltre, sono stati notificati 13 obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, otto dei quali integrati dall’obbligo di dimora a Palermo.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Palermo e hanno permesso alle Fiamme Gialle di denunciare complessivamente 43 persone, ritenute facenti parte di un’associazione a delinquere dedita al trasferimento fraudolento di valori, alla frode in commercio, alla frode fiscale e alla commissione di altri reati.
In carcere sono finiti Danilo Lazzarotto, 35 anni, di Bagheria, e Rosario Montagna, 32 anni, di Palermo, ed ai domiciliari Cosimo Vernengo, 53 anni, di Palermo, Giorgio Vernengo, 42 anni, di Palermo, Natale Di Cristina, 69 anni, di Palermo, Carmelo Munzone, 61 anni, di Catania, Filippo Tirendi, 74 anni, di Gravina di Catania, Alessandro Primo Tirendi, 35 anni, di Gravina di Catania, ed Eugenio Barbarino, 33 anni, di Mascali, in provincia di Catania. Contestualmente, i finanzieri del Gruppo e del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria hanno sequestrato 5 distributori stradali di carburante, tutti a Palermo, rispettivamente in Via Roccella 161, in Via Leonardo da Vinci 392, in Viale Campania, in Corso Tukory 169, in Via Messina Marine 435.