Con la determinazione n. 7 del 12 marzo 2018 il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha istituito il servizio di vigilanza ambientale comunale e con l’ordinanza n. 9 la figura dell’ispettore ambientale volontario comunale.
“La Repubblica italiana riconosce il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo,ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l’autonomia e ne favorisce l’apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale (…)” (Legge-quadro sul volontariato, art. 1)
Tutti noi rispettiamo e ammiriamo chi svolge un’attività di volontariato, di qualsiasi tipo. In Italia in effetti i numeri sono rilevanti: ci sono quasi 7 milioni di volontari. Una realtà molto variegata, soprattutto quella delle varie associazioni di volontariato, tra cui spiccano per l’importanza cruciale della loro azione quelle che operano in ambito sanitario, religioso, ricreative e culturali. Vi sono poi anche associazioni che si occupano di sport, ambiente, istruzione e dei più disparati settori.
Cosa dice la legge
La legge-quadro sul volontariato (legge n. 266 dell’11 Agosto 1991) ha dettato finalmente le norme da seguire nel settore e ha tentato di risolvere l’annosa questione del lavoro volontario che, in quanto fenomeno sociale di notevole portata,è sottoposto a un rischio serio di sfruttamento.
La legge del 1991 art. 2, al primo comma, dà una definizione di“attività di volontariato”: si tratta di quella attività prestata“in modo personale, spontaneo e gratuito”. Si continua poi precisando che l’organizzazione di cui il volontario fa parte non deve avere fini di lucro, neanche indiretto, ma solo fini di solidarietà.
Al comma 2, si legge che l’attività del volontario“non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario”. Si apre però alla possibilità di un rimborso delle spese“effettivamente sostenute per l’attività prestata”, entro limiti stabiliti dalle associazioni stesse. Pensiamo ad esempio al viaggio del volontario da casa sua alla sede operativa, alla benzina
Tuttavia molte ONLUS hanno escogitato l’escamotage di reclutare e formare persone che risultano volontari, per evitare i costi derivanti dal lavoro dipendente regolare, salvo poi instaurare con essi un rapporto di lavoro de facto. In tantissimi casi documentati anche con servizi giornalistici si è scoperto che fanno firmare a questi supposti volontari una dichiarazione scritta in cui attestano di ricevere un rimborso spese, ma poi li trattano come veri e propri dipendenti subordinati. E’ volontariato? Per noi no, non lo è perché viene fatto per fini molto lontani da quelli di solidarietà propugnati dalla legge-quadro del 1991, e non lo è anche perché una persona che svolge questa attività, con queste modalità, non potrà mai aspirare ad avere un lavoro regolare, non lo è perché non è gratuito,. Tanto più che i soldi utilizzati per pagare questi rimborsi spese sono pubblici.
E’ volontariato o lavoro de facto
Il finto volontariato sta diventando la forma più preoccupante di lavoro in nero, e rischiamo di essere appena all’inizio.
Oltre ad applicare le regole chiare e definite, senza le quali si rischia di arrivare a storture che non dovrebbero avere spazio in nessun settore, men che meno nel volontariato, è da sottolineare che mai questa positiva attività deve essere sostitutiva del lavoro dipendente.
La sezione MDP-LEU di Bagheria esprime tutti i suoi dubbi sulla effettiva attività volontaria di questi “ispettori ambientali”.
Chiede pertanto di conoscere le modalità di svolgimento dell’attività degli stessi ed in particolare: quanti sono gli addetti, per quante ore al giorno continuative dovranno svolgere questo servizio e quante nei sei mesi previsti dal protocollo, che cosa si intende per rimborso spese, quale autonomia decisionale è in capo agli stessi(percorsi, modalità di inizio e fine attività). Nel comunicato si parla anche di attività da svolgere in orari notturni (sono state prese adeguate misure di prevenzione e protezione per gli stessi).
Inoltre ci sembra utile conoscere, oltre alla stipula del Protocollo, anche il livello operativo di coinvolgimento della Associazione Nogra.
Chiede di sapere se i volontari sono lavoratori dipendenti o autonomi o più verosimilmente disoccupati ed inoccupati.
La dignità del lavoro non può essere sostituita con forme di sfruttamento de facto, e ci preoccupa che una forza politica quale è il Movimento 5 stelle a parole intenda tutelare i lavoratori e poi a Bagheria utilizzi forme, che seppur legali, calpestano i diritti di chi aspira ad una occupazione stabile e retribuita dignitosamente.
E’ già successo con la partecipata AMB s.p.a. a proposito del bando sugli ausiliari della sosta, sul quale abbiamo manifestato, per primi, i nostri dubbi e perplessità, sta accadendo con questi “ispettori ambientali”.
Chiediamo pertanto alle altre forze politiche e sindacali locali, agli eletti in consiglio comunale, alle associazioni di categoria, di attenzionare il fenomeno e di mettere in atto tutte le azioni che riterranno opportune per fare chiarezza su quanto sta accadendo..
MDP-LEU sezione di Bagheria